domenica 28 giugno 2009

A DETTA DEL NEODIRETTORE, PANORAMA.IT HA LETTORI DI BASSO PROFILO

NON CREDO PROPRIO CHE RESTERA' UN EPISODIO ISOLATO

Premetto che prima di mettere nel blog lo scambio epistolare che segue, ho chiesto l'autorizzazione a Tullio. La ragione delle prime due lettere la potete leggere direttamente nel suo sito 

BRULLIOTOIhttp://www.brulliotoi.it/

assieme ai commenti che ne sono seguiti e che hanno spinto il signor Marco Mazzei neo-direttore di Panorama online a intervenire a sua volta, secondo me, peggiorando le cose, non tanto nel suo rapporto (che rimane unl semplice fatto di dare e avere) con Tullio, ma con il popolo della rete.  Il grassetto nella prima missiva l'ho inserito per evidenziare la ragione che mi ha spinta a lasciare un commento,  il direttore di Panorama ha stabilito che i suoi lettori non solo non sono delle cime di percezione dell'immagine, ma sono anche degli ignoranti che non capiscono il messaggio della nuvoletta. Fino a questo punto parla dei suoi lettori, quindi, cavoli suoi e insulti a loro.

 Caro Tullio,

sono giunto alla conclusione che le tue vignette non sono adatte al sito di Panoramache abbiamo in mente. Si tratta di lavori molto interessanti che io vedo però più adatti alla carta stampata, un po' per il tratto molto lavorato (non so se sia il termine tecnico giusto, ma intendo dire che non è un tratto netto, deciso), un po' per il taglio molto, troppo alto dei contenuti. Si tratta di lavori che richiedono qualche momento di riflessione prima di essere compresi, e noi siamo in una fase nella quale questo tempo non ce l'abbiamo: gli utenti hanno un comportamento talmente tanto mordi-e-fuggi che dobbiamo essere in grado di catturarli al volo e dargli subito un'occasione per restare. Ti ringrazio sinceramente per l'offerta e la preferenza, se in futuro riterrai di proporciqualcosa che vada nella direzione che ho indicato, mi farà molto piacere guardarlo. Ciao,

-marco

 Intanto grazie, Marco, per la risposta: non è da tutti, anzi per esperienza credo che a replicare siate pochini pochini ...Per quanto riguarda, invece, il "taglio", è un argomento che spesso è stato oggetto di riflessione tra noi vignettisti.Dare un "taglio" troppo banale scredita vignettista, vignetta e sito che la pubblica: se controlli, poi,  le "preferenze" date ai quadretti  nel tuo sito, nel mio, in Inserto Satirico, in Aenigmatica (sito della Settimana Enigmistica) ed in Facebook, sono SEMPRE numerose quando la vignetta non è troppo banale. Io saprei, naturalmente, modulare la "rapidità di intelleggibilità" della vignetta, ma non voglio entrare nel merito della vostra opinione, de gustibus non disputandum est.

Per quanto riguardo l'aspetto grafico, invece, ritengo che l'unico vignettista italiano che avvallora la vostra affermazione (Si tratta di lavori molto interessanti che io vedo però più adatti alla carta stampata.......... omissis ........ non è un tratto netto, deciso) sia Vincino, che voi ben conoscete e che, sicuramente, è più intellettuale di me!

  1. marco mazzei scrive:

26 giugno 2009 alle 09:34

Ciao, sono felice della sicurezza con la quale mi attribuite intenzioni e pensieri: se avessi voluto dire "sei troppo caro" oppure "non voglio pagare", lo avrei detto. Se avessi voluto dire che le vignette erano incompatibili con la linea editoriale lo avrei detto, quale sarebbe il problema?
La verità è che io gestisco il sito da meno di un mese (altrimenti avrei chiarito questa cosa prima, non mi piace che le persone lavorino senza avere un compenso, grande o piccolo che sia), e penso delle vignette esattamente quello che ho scritto: non sono adatte per il web. Poi, naturalmente, ognuno può ritenere di argomentare rispetto a questa mia impressione, ma sarebbe bello argomentare su quello che ho detto e non sulle cose che voi pensate ci siano dietro. Ciao, Marco.

Questo sopra e' l'intervento che ha fatto dopo che in molti abbiamo commentato la prima missiva, quello che mi ha irritata e' quel tono perentorio e il suo insindacabile giudizio su cosa sia o meno adatto alla rete e al popolo che la frequenta, ora, io argomento esattamente su quello che leggo, non ci vuole una laurea in filologia romanza per capire il contenuto degli scritti, il popolo della rete che frequenta Panorama.it, a detta del suo neo-direttore, e' un popolo di beoti, ignorantelli quanto basta e paragonabili a uno stormo di passeracei che si limitano a prendere l'imbeccata, scaricare guano e sono da catturare in rete.

Non ho dubbi che l'imbeccata la riceveranno, se ne vedo uno che gira da queste parti lo rimando al sito di basso profilo che sta confezionando il signor Mazzei, sai mai diventasse percettivo, quanto al cosa e' idoneo al web,  che il signore in questione si limiti a porre  out  in casa sua, il web non lo e', che sia stata una questione di dare e avere non lo discuto, ma che ci sia una forma strisciante di censura non lo escludo,  guardate questi quadretti e ditemi se si capisce il senso o se fate fatica a capirlo. Hanno preso alla lettera D'Alia o no?

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venerdì 26 giugno 2009

CHE BEL COCCODRILLO

 

NON ME NE PUO' FREGARE DI MENO.

 

 

Prima o poi mi staccheranno il collegamento alla rete, con me, tutti quelli che in maniera irriverente scrivono quello che pensano della “classe politica a tutto tondo”, del resto il  decreto sulla sicurezza parla chiaro, uno dei reati che il blogger puo’ commettere e’:

L’ISTIGAZIONE  ALL’ODIO  DI CLASSE.

Se fosse stato impostato:

ISTIGAZIONE  ALL’ODIO DI RAZZA, ci saremmo tolti dalle palle in un colpo solo un vasto numero di “cretini patologici” e razzisti endemici.

Andiamo oltre,  ieri sera ho sentito la notizia (come tutti) della morte di due personaggi dello spettacolo americano, Amen.

Non amo i necrologi, in gergo si chiamano coccodrilli, mediamente chi esalta il defunto e’ quello che lo ha detestato di piu’ da vivo.

Ma questa mattina mi sono imbattuta in un necrologio che mi ha affascinata,  mi sono detta che non potevo non metterlo in evidenza,

guardate che meraviglia, sperando di poterne leggere un altro simile a brevissimo tempo…

 

 

uomo michael.jpg

La vignetta e' di Gavavenezia, pubblica (manco a dirlo) su Inserto Satirico

mercoledì 24 giugno 2009

IO SO IO E VOI UN SIETE UN CAZZO

I MARCHESI DEL GRILLO ABBONDANO LO STILE E':

NON TI CURAR DI LOR MA GUARDA E PASSA (spargendo insulti generalizzati, e' meglio)

Tazzone di caffe', sigarette e giro in rete, dopo aver fatto visite agli amici vignettisti e blog di satira, faccio il solito giro, cosi' come li ho elencati, poi passo alla colonna dei preferiti e alla fine quello che pensavo un paio di mesi fa torna prepotente.

  • 1) Perche' si apre un blog?
  • 2) Perche' si frequentano dei blog ?
  • 3) Perche' si lasciano commenti nei blog degli altri?

A gennaio mi sono imbattuta in "CRONACHE MARZIANE" e il tema del momento era il caso Eluana Englaro, letti i commenti al post, ho lasciato il mio, con Saturninoz si e' instaurato un rapporto amichevole con scambio di e-mail, la stessa cosa e' accaduta con Briccones,  rispetto reciproco, mio marito dice che siamo fuori di melone alla stessa maniera, ma quando legge i loro post ghigna divertito, annuisce o dissente, oggi ad esempio, ha riso divertito nel vedere la foto di Annette, la cagnona di Briccones, ha esclamato: Ma lo sa in che guaio si e' cacciato? Quella ha la stessa espressione di Bobo stampata sul muso, la  vittoria per aver conquistato lo schiavo.

Il blog l'ho aperto dopo un commento cancellatomi, una frase che implicava la coscienza di dio mi e' valso il bidoncino, niente da dire, sono quietamente atea, la scelta e' stata tra la  conoscenza scientifica e il dogma, ho scelto la conoscenza, rispetto profondamente chi riesce a convivere con le due cose, per me dio ha una data di nascita e originariamente era noto come Zeus, vedere la costellazione del Cigno e dare uno sguardo alla mitologia, fare un escursus tra i filosofi greci Socrate, Platone e Aristotele, ma queste sono tesi soggettive.

Ho aperto il blog perche' voglio essere libera di scrivere la mia opinione senza per questo offendere gli altri. Voltaire lo ha enunciato benissimo nel suo TRATTATO SULLA TOLLERANZA.

 Il perche' si frequentano i blog e' semplice, si incrociano pareri e opinioni, ora affini ora discordanti,  quelli della prima ora continuano a essere i piu' gettonati, quattro in cima alla classifica, di due ho fatto i nomi, gli altri sono due delizie agli opposti.

Si lasciano commenti sui blog degli altri se il post interessa, se da la sensazione del gia' visto si sorvola, ovvio che lasciando un parere ci si apre, ho sempre messo in chiaro che non uso un Nick, uso il mio nome, l'anonimato mi fa andare in bestia, un nome anche fittizio, un Nick, sono un sinonimo di identita', senza trascurare che quando leggo un post o i commenti, mi soffermo sugli scritti proprio per capire chi c'e' dietro quelle parole.

 Tra ieri e oggi ho avuto conferme a un paio di dubbi, non leggo solo blog di parte, ho una lista di preferiti lunga un chilometro, non tutti quelli che votano centro o destra hanno segatura nella scatola cranica, hanno un credo politico diverso dal mio,  vedono il caimano come lo vedo io e sono piu' duri di me nel giudicare le sue "esternazioni".

 Dicevo dei dubbi, su un paio di blog che si sbracciano a dirsi democratici, schierati a sinistra e aperti agli altri, mi viene da dire "UN PAR DE PALLE",  parlano degli immigrati e solo apparentemente sono solidali, ma  li chiamano  "poveri ignoranti egiziani che se non ci fossero loro a fare i muratori".... Oppure declamano,  "sono i meridionali che ci stanno rovinando"....e ancora "I socialisti sono stati dei ladri e lo sappiamo".....

A mio parere di democratico avete il logo, un uomo puo' essere di nazionalita' X, nativo di Y ....ma e' un uomo.

Della serie, questi democratici lungimiranti sono tali se ti lasci benevolmente disprezzare, non sei meridionale,  non sei socialista e lodi sempre quello che scrivono dicendo che la pensi alla loro maniera.

Oggi un commento mi ha fatto andare in bestia, una amica blogger ha illustrato il suo pensiero sulla ragione della vittoria di Saitta a Torino, ho fatto due post sul tema, uno semipreoccupato, l'altro, con l'aiuto magistrale del vignettista Luigi Alfieri, in arte Vadelfio,  sfottente, un altro visitatore  ha risposto che, inneggiare a una vittoria locale senza contare che ha votato il 40% degli aventi diritto e' una quasi puttanata, non si guarda a cosa succede nel resto del paese, vista l'astensione Saitta non rappresenta che una minoranza che nel contesto nazionale vale quanto feci di mosca.     

Allora, se altrove avete perso per una manciata di voti fatevi le pulci in casa vostra, il mal comune mezzo gaudio non mi sta bene, noi a Torino abbiamo fatto quadrato, siamo abituati a farlo da tempo immemorabile, non possiamo strapparci i capelli se da altre parti la base ha scelto il mare o la gita fuori porta senza prima passare dai seggi elettorali. Vanno rispettati anche gli astenuti, le loro ragioni valgono le nostre o siamo arrivati al pensiero palindromo del caimano? Chi non e' con me e' contro di me?

Per il resto, sono Siciliana orgogliosa di esserlo, sono socialista orgogliosa di esserlo, sono una ex di Lotta Continua orgogliosa di essere stata nelle fila del movimento piu' colto degli anni 70, non ho rubato, non ho intrallazzato, sono stata una sindacalista dallo zoccolo duro ... quindi gentili blogger e commentatori, amici e non, quando stilate post o commenti, prima di sbatterli in rete, rileggeteli, se volete dare addosso alla mala politica attuale, alla mafia, alla ndrangheta, alla camorra, ai socialisti, ai comunisti, ai democristiani che si sono sporcati le mani sono d'accordo, ma visto che, la generalizzazione viene usata sbracatamente, bene,  io ne ho le palle piene di essere insultata dai Soloni nichilisti per partito preso, siate onesti, la piaggeria puo' funzionare per chi vi legge e commenta senza conoscere i fatti, all'atto pratico, generalizzando mostrate di conoscerli poco anche voi. Se invece lo fate volutamente, sapendo che l'insulto rende sempre contatti in piu',  non avete niente da invidiare ai vari Salvini di turno. E comunque, la vignetta sotto rende piu' del post.

  La vignetta e' di Marco Vukic

berlinguer.png

lunedì 22 giugno 2009

TORINO=VILLAGGIO di ASTERIX parte seconda

ASTERIX         58%

CESARE          42% 

ASTERIX VINCENTE.jpg
Torino conserva la sua inespugnabilita' e la nomea di villaggio di Asterix, io festeggio assieme al tenero fumetto.
La vignetta e' di Vadelfio http://vadelfio.splinder.com/ pubblica anche su Inserto Satirico
Scusate se non scrivo, ma non serve, vado a riempiere il bicchiere per brindare. ;-)))

TORINO = VILLAGGIO DI ASTERIX PARTE PRIMA

Non ho voglia di scrivere cose impegnative, piu' giro per la citta' e piu' mi rendo conto che siamo diventati  come i personaggi di  "Fahrenheit 451" di Bradbury, quelli che imparavano un libro a memoria e si davano alla macchia, sicuri che sarebbe venuto un tempo per riversare su carta quello che la follia di una societa' ipertecnologica e disumana, nel tentativo di prendere il potere e cancellare la storia ponendosi come madre generatrice del sapere, voleva spazzare via partendo  con il rogo di tutte le librerie del mondo.

Vivo a Torino da 41 anni, la amo, architettonicamente mi affascina, ha molto della mia terra, la Sicilia, adoro l'architettura di Filippo Juvarra, quel barocco che arreda senza essere pacchiano, se venite a Torino vi consiglio di andare alla Gran Madre e guardare Piazza Vittorio, la più grande piazza d'Europa, splendida, se la giornata e' tersa, ammirerete via Po che parte da Piazza Vittorio e finisce in Piazza Castello, un'apoteosi  di armonia e portici ricchi di negozi che non potranno mai essere sostituiti dai centri commerciali, librerie in testa.

Dicevo che siamo come quei personaggi, se giro in rete trovo: l'esperto in latino, quello in storia antica, quello in storia moderna e cosi' via, di mio posso raccontare sociologia, una buona dose di storia e le battaglie sindacali degli ultimi 39 anni...e qualche altra cosa, quindi, noi blogger siamo come memoria viva di un periodo che la TV di Stato e quella commerciale vorrebbero spazzare via usando programmi che sanno tanto di monnezza in fase di metabolizzazione.

 Oggi e domani a Torino si vota per la Provincia, scavando nella memoria, ricordo un ballottaggio tra Chiamparino e Rosso per la poltrona di Sindaco, la prima volta di Chiamparino, chiamato a tappare il vuoto causato dalla morte improvvisa del candidato della sinistra Carpanini.

Prima e dopo  Torino ha sempre liquidato le elezioni al primo turno, confesso che un pò di apprensione la provo, di gente che sproloquia ne incontro tutti i giorni, ma sono quasi stanca di spiegare perche' mamma TV e' solo una madre mignotta che si da al miglior offerente, oggi il miglior offerente e' quanto di peggio potesse toccarci dal punto di vista della liberta' di informazione, Ok, la pianto. Torino viene considerata dalla destra e dagli osservatori pseudopolitici, una citta' che si puo' paragonare al villaggio di ASTERIX.

L'unico villaggio della Gallia che Cesare non riusci' a conquistare. (Occhio, e' una favola illustrata , non vorrei far venire il mal di testa a chi credendo che Asterix sia un personaggio reale, va a caccia di notizie e trova un tenero fumetto).

 Per sapere come e' andata, devo aspettare domani sera, quando ci saranno i risultati di questo ballottaggio tra il Saitta  e la leghista, questa sera vado a dormire con il villaggio ancora assediato, domani sera come andrò a dormire?

 Non lo so, ma intanto dico:

BUONA NOTTE  TORINO, VILLAGGIO GALLO SEMPRE INDOMITO. QUESTA SERA SEI ANCORA COSI'.

asterix tappeto volante.jpg

venerdì 19 giugno 2009

PAESE D'OMBRE

E PIU' CI PENSO E PIU' MI SENTO MALE, NEMMENO CI SI SOGNA DI CAMBIARE, FUTURE ABILITA' SPERANZE UMANE, RIUSCIRE A GALLEGGIARE SUL LETAME (BERTOLI)

Io ci provo a tenermi alla larga dai pettegolezzi da cortile, sfoglio i giornali a caccia di notizie che parlino di cose serie, che so, della legge 626 che il signor Sacconi sta finendo di svuotare, del numero dei morti sul lavoro causati dallo svuotamento della succitata legge, del perche' chi muore sul lavoro ha sempre torto.

Vorrei leggere le previsioni di Confindustria sulla durata della crisi e delle conseguenze per la nostra economia, ma l'LP inciso dalla Marcegaglia si e' inceppato su "servono piu' soldi, servono piu' soldi" , dove diavolo li prendiamo? Manca solo la tassa sull'aria che respiriamo. Vorrei leggere i pareri dei "tuttologi" sul calo dell'occupazione, siamo a un passo dal livello di guardia, quel fatidico 8%, lo porteranno al 10% per conservare la linea "ottimistica a tutti i costi" del "padrone delle ferriere"?

Vorrei leggere del decreto che taglia fuori dai rimborsi i terremotati dell'Abruzzo non residenti, vorrei sentire le reazioni degli emigrati abruzzesi che con sacrifici hanno costruito o comprato casa a L'Aquila in attesa di andare in pensione e si devono rassegnare alla perdita del frutto dei sacrifici di una vita.

Ci provo a disinteressarmene, ma il troiaio mi perseguita, finisce uno squallore semiminorile e comincia un bordello con tanto di tenutaria e cassiere organizzatore, penso che una moglie tradita e traditrice (a detta di bocca di rosa Santanche') abbia finito di esternare, ma sul Corriere Berlusconi By Night si legge che lui non paghera' gli alimenti.

Penso che sia finalmente finita e si possa leggere un minimo di informazione seria e to, Bonaiuti scende in campo in difesa del "Padrone delle ferriere" tirando in ballo non piu' i comunisti, ma l'Innominato di Manzoniana memoria, mi sorge un dubbio, mi hanno ciullato l'Italia?

Fino a gennaio 2009 era una "normale situazione di schizofrenia politica", sara' che dovendo stilare il prossimo bilancio dello Stato, scatta il paravento del "Decamerone 2009" che distragga ancora e sempre dai problemi di chi sta cadendo senza paracadute,  ovvero, il Paese intero?

Corrotti, corruttori, mignotte, tenutarie, profittatori e politici da strapazzo sono in prima, seconda e terza pagina, che un terzo dell'umanita' non abbia da mangiare non conta, magari contera' quando caleranno come cavallette a mangiare noi in senso fisico, se voglio le notizie serie, devo entrare nei siti satirici, se voglio commenti seri mi leggo i sonetti di Vox e Stefanopz, se pesco chi, fin da piccola mi ha spinta verso lo studio, la conoscenza e l'evoluzione mentale, gli faccio un @@@@ a cratere vulcanico, io mi incavolo e la massa non si rende conto che e' chiusa in un recinto sempre piu' stretto, sempre piu' buio e sulla soglia dell'asfissia.

L'ultima perla della Gelmini la conoscete?

E' di ieri, finanziamenti a pioggia alle scuole private confessionali, rapinando la scuola pubblica si e' potuta permettere l'elargizione, la massa che fa? A Torino corre alla Pellerina per la selezione del grande fratello.

Credo che sia l'ultimo post  dedicato al Paese di Bengodi, faccio meglio se mi dedico a una delle mie passioni.

Per ora leggetevi due sonetti, spiegano al meglio in che diavolo di Paese viviamo.

 

giovedì 18 giugno 2009 Vox

Mazzette

A Silvio Berlusconi le mazzette
non si pagano sempre col denaro.
Più spesso bastano culi e tette;
gli piacciono così, senza riparo !

Allergico a leggi e pandette,
per tutto il resto non è avaro :
vorrebbe censurare le gazzette,
vuole giocare al lupo mannaro.

Belle ragazze disposte a tutto
donate al novello minotauro,
si offrono in cambio d’un debutto

senza rovinargli il restauro.
I favori del grande Cavaliere
si pagano con notti di piacere !

vox

18 giugno 2009

venerdì 19 giugno 2009

L'UTILIZZATORE FINALE

Verso villa Certosa
convergono i voli,
con i vetri oscurati
per palazzo Grazioli,
si affollan leggiadre
(saranno mignotte?)
ragazze spigliate
per mille euro a notte.
Ma se vuoi per davvero
che la borsa sia piena
mia dolce ragazza,
vai oltre la cena
se resterai qui
fino a domattina
avrai altri mille euro
e una catenina.

L’Italia è sfatta, ubriaca
di coca, di sesso e marchette,
la crisi è una cosa per poveri,
e il prezzo di culi e di tette
lo fa il cavaliere munifico
che domina sullo stivale
il mitico, splendido e impavido
utilizzatore finale

mercoledì 17 giugno 2009

@#GRRR&##@@GRRR&%$%@@@

#@/$***+&%$###@@GRRRRRRRRRR**

 

Andando per commissioni, se devo usare la macchina preferisco uscire dopo che il flusso di chi deve andare a lavorare diventa nullo o quasi, meno traffico, meno incazzosi e meno addormentati.  Fino a poco tempo fa,  facevo parte della truppa, andare in pensione restituisce il proprio tempo e il passo a misura d'uomo, ci si riappropria di se.

Da due giorni non e' cosi, ieri mattina il primo moccolo l'ho staccato prima di mettere le gomme sulla strada , il Pantani di turno sfreccia sul marciapiedi davanti al cancello costringendomi a una frenata brusca, lavorate della piu' fervida fantasia e .... Si... ho scaricato quel tipo di lessico.

A 500 metri da casa, la prima rotonda, dopo cinque minuti vorrei essere alla guida di uno schiacciasassi, inveisco con chi dietro di me preme sul clacson, urlo nel chiuso dell'abitacolo con l'aria condizionata a palla "Ma che @@@@@ suonate, e' imbranata di suo, se ci va bene entreremo nel girone infernale giusto per la partenza delle vacanze estive", alla fine mi rompo e premo sul clacson, si sblocca, su bella, su che ce la fai.... Sette minuti d'orologio. La rotonda di largo Tirreno e' superata, mi aspetta quella di Piazza Marmolada, ci lasciamo dietro la "creatura" e vaiiii.

Niente posti liberi vicino all'ufficio postale, rifaccio il giro e lascio la macchina davanti ai cassonetti dell'immondizia, incrocio le dita, come apro lo sportello il flusso di aria calda e appiccicosa mi fa venire voglia di rientrare in macchina, ma le tasse si pagano.

La coda arriva a meta' corridoio, tra un lamento e una protesta a denti stretti causati dagli sportelli chiusi, una vocetta stridula esclama "Se fossimo extracomunitari ci servirebbero subito, a me non danno la pensione e a loro li pagano senza lavorare".

Reazione a tre, il ragazzo che ho davanti: Ma si rende conto di cosa dice? Lavorano come schiavi e non hanno riconosciuto nessun diritto.

La ragazza dietro di me: Ma lei guarda studio aperto e porta a porta? Vada ai mercati generali e mi dica di che colore sono gli addetti allo scarico dei Camion.

Io: Lei lo sa cos'e' un rifugiato politico? E mi dica, ha versato i contributi per l'ottenimento della pensione?

La vocetta: Ma veramente... sapevo che 14 anni... la televisione ha detto....

Io : Invece di guardare e ascoltare il parlamento sparacazzate televisivo, vada all'Inps a controllare i fatti suoi e non se la prenda con chi viene rapinato delle ricchezze del proprio territorio e massacrato se migra per salvare la pelle.

Dopo un'ora e mezza di coda, trascorsa in modo conviviale con i due ragazzi, pago e mi rituffo nel fresco dell'abitacolo, niente "Creature paurose" davanti, supero la prima rotonda, la seconda ho il diritto di precedenza, imbocco via Tripoli e rallento, la vedo timorosa sulle strisce pedonali, mi fermo e comincio a roteare il braccio, sviluppo i bicipiti cencando di farle capire che puo' passare, un suv dietro mi suona e vedo che sta per sorpassarmi, e' troppo, la donnina sta attraversando e la minchiona dietro di me la mettera' sotto, faccio scendere il vetro, tiro fuori il braccio urlando: Ma dove minchia guardi, non le vedi le strisce?

Mi fa un gesto inequivocabile, ma si ferma, al suo ombrello rispondo con pugno chiuso e medio dritto, la faccia divertita dell'automobilista che si era fermato nella corsia inversa ci strappa un sorrisino di circostanza, ci facciamo ciao con la manina e via. Imbocco Corso Agnelli, controviale, ma guarda chi ti trovo, un Moser che va a zig zag, @@@@***#####&&£££%%##@@ , un trasloco, un paio di scavi e i pedoni che passano col rosso. Comincio a vedere rosso anch'io, finisce in gloria, stacco il numerino per la solita coda, ne ho dieci davanti, quando concquisto lo sportello sono all'apice di una incazzatura modello. Chiedo lumi su cosa succede alle utenze domiciliate sul conto e il cassiere mi illustra la situazione, tutto a posto, i casini li ha fatti la societa' per l'energia elettrica, faccia il numero verde, ficco le mani in borsa e mi rendo conto di aver lasciato a casa la documentazione in oggetto. @#*/& e mi dico che ho bisogno di un tazzone di caffe', le sigarette e un po di silenzio.

Ridacchio ripensando alla mattinata, ma stramaledico chi ha riempito la citta' di rotonde, smoccolo contro chi,  salendo in macchina crede di essere il padrone del mondo, prendono la patente o il porto d'armi? Mando accidenti ai ciclisti che, in una citta' ricchissima di piste ciclabili scassano #@#@#@#@#@#@## zigzagando tra le macchine in movimento sfottendo pure. Se penso che domani mi tocca di nuovo..................

domenica 14 giugno 2009

DONNE O BUCHI NERI?

Un anno fa le ministre tuonavano sdegnate e offese,  Internet offende le donne e viola la privacy (La Carlucci), occorre mettere un freno, la prostituzione nelle strade offende la dignita' delle donne (La Carfagna), la prima e' in qualche modo osteggiata dalla rete, la seconda presa bonariamente per i fondelli a causa dei suoi trascorsi, le ministre della pseudo opposizione erano e sono simili ad ectoplasmi, vuoi perche' indossando il "Cilicio" (La Binetti), vuoi perche' l'essere cresciute in convento (La Baio Dossi), ha lasciato segni di distorsione mentale inreversibili, infatti pensano in maniera monotematica mischiando il sacro con la politica, mettiamoci che fanno parte del "governo ombra" sta di fatto che, le due ministre forziste, hanno realizzato quanto si erano ripromesse, la loro visione (o allucinazione, fate voi) del riscatto della morale e piu' rispetto per le donne. Dalle ministre dell'opposizione....nemmeno l'ombra. 

Mi dicono spesso che parlo senza peli sulla lingua fregandomene se quello che dico o scrivo offende la sensibilita' degli altri, gia', ma se a offendere le donne e' la parte maschile del governo come la mettiamo?

Sono due mesi o giu' di li che le storie delle mutande del signor B vengono sventolate con dovizia di particolari, le succitate ministre si sono sprecate alla difesa strenua del boss e delle sue regalie paterne, francamente me ne sono disinteressata, personalmente dello statista mi interessa quello che fa dalla cintola in su, dalla cintola in giu' sono fatti della moglie, per me, il signor B come statista e' "il cavaliere inesistente", una mente troppo truffaldina per capire il concetto di "Stato o Patria",  tant'e' che lui va in giro a dare spettacolo alla stregua di Zampano' ottenendo l'effetto "distrazione di massa", in parlamento i suoi accoliti emanano leggi xenofobe e leggi bavaglio, insomma, fanno "prove tecniche di dittatura palese".

Le ministre appoggiano, ma in questi giorni mi sono chiesta, che fine ha fatto lo sdegno delle donzelle (tutte, destra, centro e sinistra) davanti alle esternazioni del "cammelliere libico" e del signor B.?

Dico, vi ha paragonate a delle vecchie sedie sgangherate che dopo tante "sedute" si buttano in discarica, come le scaffalature  dell'iIkea, una volta "montate" traballano e finiscono in cantina tra le tante inutilita' da cestinare. Vi sta bene? A me no.

Se la vostra missione di parlamentari era quella di  offendere una intera nazione e le splendide donne che l'hanno fatta evolvere, bene, missione compiuta, se volevate descrivere il vostro concetto dell'universo donna, be....a leggere cosa avete votato si fa in fretta a capirvi, nella vostra galassia mentale c'e' abbondanza di buchi neri.

Ognuno lo puo' liberamente intendere, io l'ho scritto con malignita', vi offro due vignette che sono il succo di quanto ci avete regalato, la mafia e lo schifo di un pessimo spettacolo andato in onda nel teatro di montecitorio.

Bertoli cantava .... Ma non si sta poi male in questa fogna, se sai nasconder bene la vergogna...

Con due dita di cerone si nasconde tutto. Per la coscienza vi state attrezzando.

Angelino.jpg

Questo e' quanto avete votato con la complicita' di 20 franchi tiratori, a conforto di quanto affermo, la sinistra non abita la dentro.

la finestra sul porcile.jpg
Rocco Grieco ha dato vita alla serie la finestra sul porcile, per me quella finestra si apre su un panorama penoso, la fogna della politica dove mancava la melma verbale della rozzezza di due stati, italiano/libico, le bocche come il culo non potevano che emettere escrementi fetidi alla presenza di vermi plaudenti.
Vadelfio e Rocco pubblicano su Inserto Satirico.

giovedì 11 giugno 2009

SEI GRANDE GRANDE GRANDE - BUON COMPLEANNO

Una riunione finita a pesci in faccia, due fazioni distanti e la mia  proposta respinta sdegnosamente, come se avessi proposto di fare la rapina del secolo, finita la riunione, la fazione che appoggiava la mia idea di chiedere al Comune la gestione di un campo di calcio, ha deliberato sul marciapiedi di continuare la   sera dopo a casa mia, era il 12 dicembre del 1983.

Dalla riunione del 13 scaturisce il tuo embrione, i nostri compiti e quanto ci costerai in termini economici, si votano le cariche che ognuno rivestira' e nessuno ha dubbi nel puntare il dito verso di me dicendo:

 I rapporti con le istituzioni sportive (Federazione Gioco Calcio) e politiche sono un fatto tuo.

 Una sera del mese di giugno del 1984, nella sede del circolo Walter Tobagi, noi 13 genitori davanti a  un notaio, abbiamo dettato il tuo certificato di nascita ufficiale, il tuo nome e i tuoi colori, il tuo fine e una postilla grossa come una casa, tu, dovevi essere "areligiosa e apolitica", con te si poteva vivere la piu' totale promiscuita' di colore politico, credo religioso o agnosticismo e provenienza geografica, chi non avrebbe rispettato i principi del vivere comune civile, sarebbe uscito accompagnato fuori a calci negli zebedei.

 Al tuo esordio abbiamo presentato una sola squadra, categoria ALLIEVI, tutti convinti che saremmo stati la squadra materasso del girone, alla fine del girone d'andata eravamo in testa alla classifica con solo due macchie, ovvero, avevamo pareggiato due volte, il resto erano state vittorie inoppugnabili, nel girone di ritorno ci siamo riscattati, abbiamo vinto tutte le partite.

 Entriamo di diritto tra le societa' aventi diritto a uno spazio per giocare in quartiere, il Nitti, la tua storia nel sociale comincia in quel catino, lo chiamiamo ancora oggi "Forte Apache" la fama di squadra imbattuta attira i ragazzini, guardo i miei compagni di follia e non ce la sentiamo di mandarli via, creiamo due squadre inserendole in UISP, da quel momento comincia una avventura con alti e bassi nei risultati, ma con un crescendo nell'impegno sociale che continua ancora oggi.

 Ci hai portati ogni sabato, per un intero anno, dentro un carcere minorile, con noi sedici adolescenti che nella sacca della scuola infilavano anche le scarpette bullonate e l'autorizzazione firmata dai genitori a disputare le gare del girone al quale partecipava la squadra dei ragazzi del correzionale.

Dobbiamo essere stati convincenti se mi hanno chiesto di ospitarne uno in attesa di trovargli una sistemazione ottimale. Ha sostato in casa mia per quattro giorni, Don Mecu mi ha chiesto cosa poteva fare il tribunale dei minori per sdebitarsi, gli ho detto che mi interessavano due cose, la prima che non mi guardassero come se vedessero una marziana, avevo lo spazio per ospitarlo e l'ho fatto, se proprio volevano fare qualcosa, lo facessero per l'associazione sportiva, l'appoggio in comune per gestire un campo di calcio nel quartiere, niente altro.

 Per te ho scatenato una guerra nel consiglio di circoscrizione, una tregua armata con tre presidenti di tre societa' che volevano quello che volevo io, un campo di calcio dove piantare radici e scrivere la nostra storia, per te  sono stata giudaica fino al midollo, avevo adocchiato qualcosa e me ne ero invaghita, sapevo come muovermi, contavo su un appoggio ma senza dirlo nemmeno al mio gruppo, se la mia manovra fosse fallita, il fallimento doveva essere solo mio, la dislocazione degli impianti dentro il quartiere ispirava il momento e non il dopo,  "i Presidenti" guardavano all'apparenza, "la Presidente" badava alla sostanza e alla crescita della bambina, ho raccolto 600 firme  e sono andata a metterle sulla scrivania del sindaco dicendogli

 "Mettiti contro di loro se vuoi, bada solo a quanta umanita' alla deriva gira attorno a quel complesso, se resta vuoto nel giro di un paio d'anni torna a essere la discarica di prima. Con contorno di siringhe e belle di notte.

 Ha girato la rogna all'assessore allo sport, visto che avevo votato l'assegnazione dei campi, uno al Barracuda e l'altro agli Azzurri 86, ora toccava al BEPPE - VIOLA, la condizione capestro me l'hanno messa, dovevo condividere la gestione con il

Di Vittorio, ma nemmeno cosi' stava bene, l'amico di partito Leonardo voleva mettermi i bastoni tra le ruote, la raccolta firme era andata nelle corna a molti, troppi, si chiedevano come diavolo avevo fatto ad aggirare gli ostacoli andando al cuore politico della citta'.

 La sera che il consiglio della circoscrizione Santa Rita - Mirafiori Nord  ha chiesto ai consiglieri di votare il mio progetto per il sociale, ho ammirato quanti nemici mi ero fatta anche nel mio partito, ma nel vedere il rappresentante di Democrazia Proletaria alzare il braccio a mio favore trascinandosi dietro una parte dei comunisti e tutti gli indipendenti sono schizzata con un urlo di vittoria e fuori dalla sala del consiglio ho preso Leonardo e l'ho salutato con un vaffanculo e il gesto dell'ombrello.

 Ci hai messi a contatto con ogni classe sociale, con la miseria fisica e il benessere discreto, con la decorosa dignita' e la miseria morale, con cordoni ombellicali mai tagliati e quelli tagliati troppo in fretta, con presenze asfissianti e abbandoni latenti, con operai magnifici e magnifici dirigenti, dentro al gruppo eravamo e siamo uguali, ci hai costretti ad avere un filo diretto con i servizi sociali e il mio telefono ha cominciato a squillare  per richieste di tenere d'occhio uno o piu' bambini che altro, tutto e' cominciato il martedi' pomeriggio che siamo andati a giocare a Rivoli con la squadra pulcini, Nico, l'allenatore della prima squadra caccia un urlo strozzato

 "Cazzo Tina, ce n'e' uno in piu'.

 8 anni, labbra strette, fisico non a posto coi pasti, criniera ricciuta, due fari quasi spenti e spaventati per occhi e un sacchetto di plastica in mano, mi tremano i polsi al pensiero che ci siano dei genitori disperati per la sua scomparsa. Michele mi da della pirla, e' il socio che si occupa del campo di calcio appena ottenuto in gestione, mi dice che tutte le mattine alle 7.30 lo trova dietro al cancello, rimane dentro il perimetro fino a sera. Stacco una marea di parolacce e torno sui miei passi, gli tendo la mano e mi ritrovo fottuta, le lampade che ha per occhi si accendono assieme a un sorriso che va da un orecchio all'altro, mi rimane attaccato come una sogliola, mi dice di chiamarsi Carletto e che i suoi sanno che viene a "giocare" da noi. Rientrati mi attacco al telefono e l'assistente sociale mi scodella l'ennesima storia di "irresponsabilita' ricca di spermatogenesi" che non lascia mai fuori i cuccioli d'uomo, anzi, li usa come clava  fino a sfasciarli, mi chiede di averne cura fino a quando non trovano una soluzione, lo abbiamo tesserato e nelle riunioni si e' deliberato di autotassarci, il bambino doveva avere quello che avevano i suoi compagni di squadra, il borsone societario, scarpette da calcio e amenita' varie, ancora oggi quando capita il caso usiamo il nome Carletto.

 Ci hai portato dentro le  case treni di bambini Spagnoli e Francesi, a ogni torneo internazionale le nostre case si aprivano allo scambio, al caos e all'incoscienza di affrontare lingue sconsciute, bambini che si perdevano e corse per ritrovarli, l'anno dopo gli spagnoli non erano nostri ospiti, ma avevano l'indirizzo di casa mia in tasca.

 Il numero piu' grosso me lo  sono fatta l'anno che mi hanno dato l'incarico di trovare un albergo vicino al campo di calcio, l'ho trovato, il presidente del Nizza Millefonti mi chiede se posso prenotare anche i suoi e dico si, la societa' e' una, il Toulose, noi ospitiamo gli allievi e loro i giovanissimi, gli adulti gradiscono di soggiornare nello stesso albergo. A 500 metri dal campo.

Il mattino arrivano a piedi, tutti sorridenti in maniera quasi maliziosa, li saluto e chiedo se hanno riposato bene, dicono di si e ridacchiano, sorvolo, i francesi sono estrosi, poi chiedo a Franco, presidente del Barracuda se secondo lui mi stanno prendendo per il culo, mi risponde:

 O Tina, sveglia, loro ringraziano, ma se ti beccano le loro mogli ti sfasciano, li hai mandati  in un albergo a ore non nell'ostello della gioventu' gestito da religiosi. E ringraziano si,  sentitamente pure.

 Sei cresciuta, da soli non era possibile farcela, la prima fusione con la Lio di Mike, la terza categoria e una iniezione di  nuovi soci, il numero di squadre aumenta, non mandiamo via nessuno, la scuola calcio prende piede gestita da tutti noi e dai giocatori della prima squadra,  il nuovo regolamento della FIGC  impone alle societa' dilettantistiche che hanno la scuola calcio, la figura dell'istruttore ISEF, bambini che si sono snodati a causa di movimenti sbagliati ce ne sono stati una marea, ci adeguiamo,  il campo di calcio Palatucci diventa un centro di aggregazione del quatiere, Luigi Dalvit va in pensione e lancia l'idea di prendere in gestione il tennis,  alla fine degli anni ottanta fanno il loro ingresso Donato Pandiscia e Mimmo Arcella, un autosalone il primo, una carrozzeria il secondo, il tennis passa sotto la nostra gestione, cosi' la pallavolo, la piastra polivalente, si apre il bar e strada facendo diventa anche ristorante, arrivano Franco Pecchio e Silvia, l'estroso Franco Meringolo,  io ho pensato di sfasciarmi un ginocchio e loro fanno anche la mia parte, loro amano l'associazione sportiva quanto l'amo io, e' in buonissime mani, sono quella che l'ha pensata, attuata e corredata di statuto legale e di campo da calcio, loro sono quelli che hanno portato gli sponsor e la prima squadra,  la prima squadra ha appena vinto il campionato di prima categoria e va in promozione. 

 Ai giovani che giocano oggi voglio mostrare una chicca,  i quarantenni di oggi che 25 anni fa hanno cominciato l'avventura allegramente, qualcuno di loro c'e' ancora, ha preso il testimone dai dirigenti passando il testimone di giocatore ai figli. I tuoi primi passi (o calci) sono partiti dai loro piedi. Un pezzo di storia di questo quartiere e' stato scritto da me e da loro,

siamo orgogliosi di te come sei oggi, delle amicizie che hai fatto nascere, del ruolo discreto che hai verso i piu' fragili, siamo orgogliosi anche delle risse e delle feste, sei la continuita' di questi 15 adolescenti di allora e del loro allenatore, quindi

BUON 25° ANNIVERSARIO  A.S. BEPPE  VIOLA --AUTOPITAGORA

BUON  COMPLEANNO  MON  AMOUR

BEPPE VIOLA 1984.jpg
Stagione calcistica 1984 - 1985 FIGC settore giovanile, categoria ALLIEVI
Campionato concluso al primo posto con 28 vittorie, 2 pareggi e 0 sconfitte
Ma il piu' bel campionato giocato e vinto e' questo tuo compleanno, 5 lustri, 5 generazioni che dicono grazie a questi 15 adolescenti per la loro prima partita che ha dato vita al centro polisportivo di via Palatucci e alla scuola calcio BEPPE-VIOLA

mercoledì 10 giugno 2009

SOGNI-NON-PROIBITI- ;-))

E se mi venite a raccontare che nell'ultimo anno, nemmeno una volta li avete mandati all'inferno, rivedetevi le bucce, io ho la spudoratezza di non mascherarlo, questa mattina armata di un tazzone di caffe', sigarette, girando in rete, mi sono imbattuta in questa chicca, mi e' piaciuta a livello di pelle, ho trovato compagni di "voli pindarici".

I have a Dream

Ritrovati a largo dell'oceano Atlantico i rottami di un volo di stato.
A bordo 200 veline, 24 presentatrici ed un primo ministro.
Nessun superstite.

 

fonte: ANSIA

 

Pubblicato da Karma e Maia a 12:38:00 AM

Etichette: SCRITTI SATIRICI, silvio berlusconi, voli di stato

martedì 9 giugno 2009

SCONFITTA - DOCET

Da un TG all’altro, cercandoi risultati elettorali, cifre poche e parole tante,

un fiume in piena, tra vincitori e … vincitori, ..no…non e’ uno sbaglio, a

sentire loro hanno vinto tutti, compresi quelli che non hanno raggiunto il quorum,

 a perdere siamo stati noi elettori di sinistra.

Me l’aspettavo, due sere fa mi sono sentita dire:

 

Per chiunque io voti, non andra’ mai a chi voglio, quindi me ne sto a casa.

 

 L’affermazione di Ignazio mi si e’ inchiodata in testa e mi sono detta che non

ha tutti i torti, cerca la sua identita’ politica assimilata col poppatoio, non esiste,

non c’e’ piu’, tutto e’ cominciato il 12 novembre 1989 con la “svolta della

bolognina”, caduto il muro di Berlino Occhetto ha pensato di frantumare anche

il partito comunista piu’ grande dell’europa dell’ovest e dichiarare guerra al

PSI,  ho visto vecchi compagni piangere dicendo:

 

Io sotto la quercia non mi ci vado a sedere.

 

Poi e’ toccata a noi, smembrati da tangentopoli, la sinistra Lombardiana, i

nipoti di Nenni, i seguaci di Matteotti, i socialisti onesti abbiamo dato

l’anima per tenere in piedi il partito, la fuga di massa verso i forzisti ha spazzato

via l’ambiguita’, non ci e’ dispiaciuto, (ci hanno risparmiato lo sforzo di buttarli

fuori) ma col tempo sempre piu’ esigui e sempre piu’ disincantati, ancora oggi

l’essere socialista scatena insulti, bene che vada ci chiamano ladri,

indiscriminatamente, io sono orgogliosa di  essere socialista, non potrei essere

niente di diverso, sono piu’ a sinistra di chi si sente un puro nel troiaio che e’

il PD, le ibridizzazioni generano solo “chimere”, andiamo avanti, tutto il popolo

della sinistra ha sperato nell’ultimo governo Prodi, coalizzando le varie anime

della sinistra, metteva fine alle divisioni e agli astii. Illusione, che non sarebbe

durata l’ho detto vedendo Mastella e Dini, non mi sono stupita quando il

governo Prodi e’ franato sotto i colpi di Mastella e il voltafaccia di Dini,

non si puo’  pretendere che nella stessa stanza convivano il Cilicio e l’Ateo.

L’onesto per cause naturali e il bustarellaro per cause sempre naturali.

Il bambino era nato con un difetto congenito incurabile, nel suo cervello

abitavano Caino e Abele, sappiamo com’e’ andata.

Le segreterie delle varie correnti non hanno pensato alla base che sperava

in una svolta seria, che ridesse identita’ e appartenza, siamo rimasti orfani,

tutti. Coloro che hanno la mia eta’ o poco meno, quelli che sono cresciuti

nellesezioni di sinistra, quelli che abbiamo reso forte il sindacato, tutti noi

siamo orfani dell’identita’ politica che ci ha accompagnati come una

colonna sonora, sono andata a votare, per la provincia ho votato la linea

di Chiamparino, Saitta, per l’europa ho votato la sinistra extraparlamentare,

sto aspettando i risultati della provincia, ma da come si e’ messa, si andra’

al ballottaggio, nell’attesa scrivo, scrivo e penso a un uomo che il PCI

aveva macellato a causa della morale bigotta e bacchettona, alle sue

parole, ve le propongo, parole come macigni sul simbolo unitario della

sinistra, un dolore quasi fisico, scritte una vita fa e sembrano scritte oggi.

La memoria estirpata proprio da chi aveva il dovere di tenerla viva.

Alla bandiera rossa

Per chi conosce solo il tuo colore,

bandiera rossa,

tu devi realmente esistere, perché lui

esista:

chi era coperto di croste è coperto di

piaghe,

il bracciante diventa mendicante,

il napoletano calabrese, il calabrese

africano,

l'analfabeta una bufala o un cane.

Chi conosceva appena il tuo colore,

bandiera rossa,

sta per non conoscerti più, neanche coi

sensi:

tu che già vanti tante glorie borghesi e

operaie,

ridiventa straccio, e il più povero ti

sventoli. (Pier Paolo Pasolini)

 

Di seguito lascio la parola a Vox, il sonetto e’ dedicato a chi non ha sentito il bisogno di andare a votare. Ponzio Pilato e’ tornato di moda. Nemmeno io volevo votare, ma non facendolo avrei insultato i miei trascorsi in prima linea per i diritti di tutti e in particolare delle donne.

 

risultati

 

“Qualcuno frena e qualcuno tiene”.

E’ il giudizio sulle elezioni;

molti si sentono le balle piene

come dismostrano le astensioni.

 

Tanti dicono : <<E’ andata bene!>>,

ma per nascondere le delusioni!

A risentirne è sempre l’igiene,

visto che ci terremo Berlusconi.

 

Chi, per tenersi le mani pulite,

ha protestato e non ha votato

ha, tuttavia, deciso la lite

 

e, non volendo, ha partecipato.

Hanno manifestato malcontento

Facendo sì che spiri questo vento!

 

Vox

8 giugno 2009 in Inserto Satirico.

 

 

Ficchiamoci nelle teste tutti quanti che, se il presidente del milan non ha esondato lo si deve a lui, anzi, al suo basso ventre, se le “anime pure” che non si sono volute sporcare le mani con le schede elettorali avessero fatto lo sforzo, come sarebbe andata?

 

domenica 7 giugno 2009

DEDICATO

Dedicato al saccente che ieri sera pensando di essere in compagnia di un gruppo di analfabeti, ha cominciato a dispensare consigli sui nomi da votare, alla prima richiesta che gli ho fatto sull’appartenenza, ha risposto che era un indipendente, il mio ghigno beffardo lo ha irritato e Santina lo ha avvisato che sono carta vetro, e’ partito illustrando le sue credenziali di docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, l’ho lasciato sfogare e gli ho detto che quell’esame lo avevo dato 36 anni prima unitamente a antropologia con Galli, l’autore principe dei testi universitari sul tema, prima aveva detto una inesattezza, che il suo protetto correva da indipendente, sapeva di dire una balla, ha letto sulle nostre fronti “scemi”? Su, ci dica a quale coalizione appartiene.

Scazzato ha risposto: Al partito delle liberta’, ma e’ indipendente

Beffarda gli ho risposto: Nel partito delle liberta’ sono tutti indipendenti, dalla legge, dalla morale, dall’onesta’ d’intenti, dalla verita’, quando qualcosa manca, un lodo si fa in fretta a promulgarlo.

Le risatine ironiche degli amici gli hanno fatto capire che tacere sarebbe stato piu’ salutare, uno degli allenatori mi ha detto che e’ cosi’, tronfio e sempre pronto a illustrare se stesso, ci vuole pazienza, questa sera gli hai appannato lo specchio dove ama riflettersi.

Mi sono detta che si, ci vuole pazienza, ho riesumato il mio concetto di pazienza che tenevo appeso in ufficio in bella vista, glielo dedico.

 

LA  PAZIENZA

 

La pazienza governa la carne

Rafforza lo spirito

Addolcisce il temperamento

Spegne il rancore

Estingue l’invidia

Sottomette l’orgoglio

Imbriglia la lingua

Trattiene la mano

Doma la tentazione

Sopporta il dolore

MA NON TOLLERA I ROMPICOGLIONI

venerdì 5 giugno 2009

5 GIORNI TRA DEMENZIALITA' E UNA CITTA' CHIUSA PER FERIE

Da piu’ di un mese  avevamo deciso, una visita di un paio di giorni, giusto il ponte del 2 giugno, le avevamo detto:

E’ una eternita’ che non ci vediamo, approfitta che a Messina il 3 giugno e’ festa e rimani con noi una settima. Dopo un po di tira e molla ha accettato l’invito, la prima demenzialita’ in aeroporto, visto che non ci vedevamo da piu’ di venti anni, mica ci e’ venuto in mente di mandarci reciprocamente una foto…no..munite di cellulare a chiederci “ma dove diavolo sei”—“vieni a destra verso l’uscita”…

E’ mancato un pelo che ci scontrassimo nel tentativo di individuarci a vicenda, una davanti all’altra, ma con le teste girate, presa per i fondelli da parte di mio marito,  saluti e via in macchina, durante il tragitto da Caselle a casa l’ho avvisata ancora una volta sul comportamento estroso del cane, non deve averci creduto molto visto lo stupore prima e le risate dopo aver avuto l’incontro ravvicinato, a ogni nostro tentativo di dialogo a tre quel coso peloso si intrometteva ululando, morale, dopo cena dovevamo scegliere, o lui o noi dovevamo uscire di casa, siamo usciti noi, buttati fuori casa dal cane.

 

Bella serata come quelle che si trascorrono assieme alle persone gradevoli, il tipico sabato sera, tante cose da dirsi e raccontarsi, ma puntualmente il discorso e’ caduto sulla politica, su cosa pensiamo di questi personaggi da poco che rasentano lo squallore, la mia opinione non e’ tenera, ho ribattuto che, uno che si butta in politica per non finire in galera dovrebbe far arricciare il naso e non generare “ovazioni” degne da “salvatore della patria”, uno che si permette di correre tra le macerie de L’Aquila a fare passerella tra la disperazione, distribuendo sorrisi da jena ridens e promesse folli quanto lui, deve essere per forza di cose affetto da “bipolarismo” (inteso come patologia), ho spiegato perche’ sono convinta che e’ preda di attacchi schizoidi, il comunismo come lo intende lui e’ morto fin dall’ascesa al potere di Gorbaciov e relativa frantumazione del blocco dell’URSS, questo suo scagliarsi contro il fantasma del comunismo andandosene a zonzo sottobraccio all’ex capo del KGB, e’ solo un modo di dare la colpa di tutto quello che fa e dice a un nemico, ha bisogno di un antagonista a tutti i costi, diversamente si spegnerebbe, quindi, il nemico e’ la linfa vitale, il PD, non e’ un antagonista (Franceschini non si rende conto di essere solo la spalla di un pessimo comico e invece di buttare sul tappeto qualche idea, riprende le battute del caimano dandogli modo di continuare gli sproloqui) l’IDV a sua volta ha abbracciato un paio di slogans, ma, a idee “nebbia con visibilita’ zero”, dico chiaro che la mia idea di sinistra e’ fuori dal parlamento, il PD al suo interno ha troppa dottrina derivata dai vangeli per essere credibile, mi spiego, in parlamento, nelle fila della sinistra ho visto solo due soggetti degni di stima, Rosy Bindi e Ignazio Marino, sono credenti ma la mattina prima di andare nel transatlantico, lasciano Dio a casa, distinguono lo Stato laico fondato sulla Costituzione, dallo Stato cattolico ad ogni costo fondato sui 4 vangeli  a causa della presenza dello stato vaticano sul nostro territorio.

Il dibattito si esaurisce per sopravvenuti sbadigli che si mascherano sempre peggio, mia cugina si cala nella nostra realta’ e dei discorsi che si voleva fare …… quasi niente.

 

Domenica mio figlio si porta via Bobo (il cane) dicendo che la sera saranno a cena da noi, mio marito dopo il pranzo va al suo impegno di guardalinee (ultima giornata di campionato dilettanti), finalmente sole, tra una chiacchierata e l’altra torna il tema della politica, prendiamo da un’altra parte, la crisi della giunta Siciliana, lei insiste che e’ solo propaganda politica, le ribatto che e’ guerra aperta tra il PDL o una parte di esso e le formazioni che hanno sostenuto Lombardo, che se il colpaccio gli riesce, avremo un quarto polo a dettare legge, ma sara’ un polo da intossicazione che fara’ pensare alla lega di Bossiana memoria, come a un gruppo di contadinotti di fine 1800 che schiamazzano per aver alzato troppo il gomito, basta guardare all’idea delle ronde per stabilire quanta intelligenza vi sosti dentro.

Questi discorsi li facciamo mentre usiamo i computer, io sul pentium e lei sul portatile, in rete le mostro i blog che frequento descrivendone la caratteristica di ognuno, le mostro le barre laterali e la lista degli amici inseriti nei “preferiti”, le dico che deve guardare a chi Lombardo ha buttato fuori dai posti di potere, il primo e’ Cuffaro che schiuma rabbia da ogni fibra, niente UDC, ma deve fare attenzione ai suoi alleati esterni, Storace in testa, il binomio Lombardo-Storace a me fa alzare le antenne, io non l’ho scordato cosa si leggeva entrando nel porto di Messina, a caratteri cubitali “AMICI GRECI, PRESTATECI UN COLONNELLO”.

 

Rispolveriamo la serata precedente e lei ride dicendo “Non avrei mai creduto di essere buttata fuori casa da un cane estroso”, ci diciamo che dopo cena possiamo mettere a posto il blog, inserire i banner e apportare una modifica alla home page, insomma, fare in modo che si legga bene il nome del blog,

 la casa si anima, mio marito rientra e arrivano i bambini, mio figlio, mia nuora e la mia alter ego, mia nipote, lascio il pentium, vado ad accendere il forno e sotto le pentole, torno e capisco che anche questa sera sono sfrattata da quello che avevo programmato, mia nipote si e’ appropriata del pentium, mio figlio del portatile e mia nuora si consola con il nintendo della figlia.

 

Lunedi’ e’ quasi calmo, troviamo a stento una pizzeria aperta, Torino e’ un deserto, andiamo a zonzo per la citta’ dello Juvarra e le spiego perché amo questa citta’ alla pari di quella di origine, le mostro le architetture barocche e la bellezza di via Po vista dalla Gran Madre, un salto alla reggia di Venaria, ma senza entrare, ci soffermiamo a guardare lo splendore della facciata, al solito mi ritrovo a riesumare le ragioni storiche della nascita della reggia, del suo abbandono e della sua recente rinascita, rientriamo decidendo di cenare a casa e sistemare il mio pentium, mi da lezione sul come usare il portatile, credevo di saperne e mi inchino alla sua bravura, Bobo abbaia si, ma in tono minore, alla fine gli rifiliamo coccole, stick puzzosi e un po’ di gelato alla crema, si addormenta come un sasso. Maurizio va a dormire e noi partiamo per le chiacchiere in liberta’, all’unisono diciamo che stiamo parlando come se l’ultima volta che ci siamo incotrate e’ stato il mese scorso e non 23 anni fa, troviamo il fatto divertente, alle due del mattino beviamo il bicchiere della staffa, creo il post del 2 giugno lasciando lo spazio a un sonetto di Vox  e a ninna.

 

Martedi’ decidiamo di andare a mangiare nella sede dell’associazione sportiva, arriviamo davanti al cancello del complesso, chiuso, il manutentore ci dice che sono tutti al Nitti, c’e’ un quadrangolare, storco il naso ma non importa, non voglio mettermi davanti ai fornelli, bagno di allegria e affetto tra gli amici, diciamo che vogliamo mangiare e ci dicono che non se ne parla prima delle 14.30, pensavano di avere “solo” 70 bocche da sfamare e ne sono saltate fuori 120, con Mimmo (attuale presidente) decidiamo di andarci a cercare un ristorante, giriamo Grugliasco, deserto, giriamo Citta’ Giardino, coprifuoco, torniamo al Palatucci, ci sporgiamo dalle macchine e mi scappa un

 

“Non dirmi che voti per il presunto scopatore di stato”

 

Mia cugina si stende dalle risate, la risposta di Mimmo e’ degna di un carrettiere incazzato, e’ un destrorso, ma non me ne fotte un belin, lui da lavoro messo in regola alle categorie tipo gli ex carcerati, estracomunitari etc ..etc.., mi ci manda dicendo che sono la solita lottacontuista mai redenta, lo ricambio dicendogli che il suo male e’ l’essere cresciuto sotto l’ala delle tonache fasciste calabresi e ognuno di noi se ne va a caccia di un ristorante, una pizzeria o una bettola, purche’ ci diano da mangiare. Alla fine ci diciamo che se vogliamo mangiare senza cucinare o ricorrere ai panini, dobbiamo andare nella rosticceria di Piazza Santa Rita, ipso facto, troviamo un pollo e una montagna di crocchette …. E vaiiiiii. Dopo pranzo mio marito va per il quandragolare della prima squadra, noi ci godiamo noi due e le nostre chiacchiere in liberta’, giro per la rete e quasi presa dimestichezza con il portatile, Erminia apporta le correzioni al blog e mi mostra dove toppavo,  la cosa piu’ bella di questo incontro e’ che non parliamo del come eravamo, le dico che se avessi voluto riesumare il passato mi sarei iscritta al club “le ragazze di ieri”, ma sono una donna del mio tempo e voglio viverlo appieno senza la solita frase “noi eravamo….” Dico che noi siamo. Facciamo di nuovo le due del mattino.

 

Mercoledi’ Maurizio (mio marito) va a lavorare e noi ce ne andiamo a spasso, finalmente il Palatucci e’ aperto, pranziamo la, mi dice che devo essere orgogliosa di quella realta’, le rispondo che lo sono, un pezzo della storia del quartiere Santa Rita-Mirafiori Nord l’ho scritta io. Le spiego che ne faro’ un post per i suoi 25 anni, programmiamo cosa fare e come al solito, si parla di politica, della influenza che la chiesa sta avendo sulle decisioni politiche, le dico che la gente fa molta confusione, segno che non ha capacita’ di fare analisi ponderate, le dico che ogni legge dello Stato non e’ violenza, ma semplicemente un mezzo che sei libero di usare o meno, la Legge Fortuna non ha scardinato le famiglie, ha sanato situazioni di convivenza che si protraevano da decenni, la legge sul divorzio e’ li, ognuno e’ libero di dire “si, mi interessa o no, non mi serve”, importante e’ che ci sia, la legge sull’aborto non e’ stata voluta per essere usata come anticoncezionale, e’ li, sta alla donna stabilire se usufruirne o meno, preferirei che usassero gli anticoncezionali, ma non si puo’ inchiodare una donna a una maternita’ indesiderata o a una maternita’ a rischio di lasciarci la pelle.

La legge sul diritto di rifiutare l'accanimento terapeutico ci ha scippati del libero arbitrio, del diritto di andarcene in pace, il caso Welby, il cattolico Welby che vuole smettere di soffrire e andarsene con dignita', mi ha fatta sentire in pace per i giudizi che do sulla chiesa, la misericordia divina e il suo rappresentante in terra non erano sazi della sua sofferenza quarantennale, gli hanno negato i sacramenti, anche questa e' volonta' di Dio?

Il binomio Politica-Religione e' paragonabile a una tavoletta di nitroglicerina, maneggiare con cura o la devastazione e' garantita, basta guardare ai paesi fondamentalisti basati sugli scritti religiosi.

 

Durante la cena scoppia quella che oggi abbiamo definito la serata demenziale, mio figlio porta Bobo, il cane si eccita e inizia gli ululati da cojote o quasi, lo mettiamo con la testa nella ciotola della pappa, silenzio, quello che basta a farmi drizzare le orecchie su quanto sta farfugliando Bossi, ghigno dicendo che la coglioneria di stato sta mostrando se stessa, via Bossi tiro un sospiro di sollievo, dura il tempo di vedere La Russa con la bocca tirata da un lato, l’aspetto allucinato, balbetta “Berl…usco…ni…e’ gr..an…de…berlus…coni…e’ il…no..stro…ca..po. “ scoppio a ridere e si scatena il cane, lo zavorro e to…. compare la Finocchiaro, manda un messaggio agli elettori del PD a nome di Prodi….se avessi le palle farei gli scongiuri, dopo aver contribuito a distruggere la sinistra ha la faccia di chiedere il voto utile? Ma vaffan...

Mia cugina e mio marito dicono che manca solo Franceschini…..giro sulla sette e to, chi c’e’? Frances…. Il cane comincia ad abbaiare, li guardo e dico che non ci sono soluzioni, dobbiamo uscire o lo strangolo.

 

Ci fermiamo nel bar dove mio figlio fa il barman, parliamo della Finocchiaro e della sua incapacita’ di porre un freno alla Binetti, Erminia mi fa andare la birra di traverso dicendomi che la Binetti ha fatto la seguente dichiarazione:

La donna si puo’ definire appagata e realizzata solo in seno alla chiesa.

Smoccolo a piu’ riprese, mio marito ride e mio figlio quasi sfotte, io no, entra un cagnone che per stazza non ha niente da invidiare a Bobo, bella e educata, la Santanche’ avrebbe molto da imparare dalla cagnona, entrano amici e conoscenti, saluti abbracci e promesse di rivederci, quando decidiamo di andarcene mio figlio dice che sul suo sito di  faccia-libro trovo la foto che  mi interessa, mentre usciamo il padrone della bella cagnona si para davanti e mi porge un santino dicendo:

 

Se non sa per chi votare, voti lega nord, alzo gli occhi e mio marito e’ pronto a placcarmi, penso che sono in un locale pubblico, non posso far scoppiare la rissa, mi faccio strada per uscire con in mano quel coso che reputo uno stronzo puzzoso, lui mi si para davanti e mio marito e’ sicuro che sto per ficcargli le dita negli occhi, parla di respingimenti e mio figlio sa che quando ergo le spalle sto per fare guasto, mio marito e mia cugina mi portano verso la macchina e mio figlio stacca quattro parole al leghista, tra le cose che dice sento:

 

Prima di pensare di essere superiori, dobbiamo andare a scuola di umanita’. Non provocarla, non si e’ scordata di essere una sessantottina mai domata. Se vuoi guai con lei li trovi.

In macchina esplodo in un “miiiiiinchia…mi mancava solo il leghista, serata finita in gloria”.

 

Giovedi’ pranzo con una pizza, c’e’ il magone, ma siamo adulti e non e’ il caso, alle 14.00 si sale in macchina, destinazione aeroporto di Caselle, dal lato partenze c’e’ sempre parcheggio, finisci le formalita’ per l’imbarco e ci sediamo, Maurizio fa avanti e indietro, e’ il suo modo di dire che gli dispiace il fatto che ti sei fermata poco, ti dico che quando decidi di tornare basta fare un colpo di telefono e ti veniamo a prendere, tu vai verso il terminale per l’imbarco e noi verso l’uscita, il messaggio mi arriva in macchina e non voglio rispoderti, il secondo lo leggo e decido di rispoderti, a modo mio.

 

Questo post e’ dedicato a te e ai 5 giorni che hai passato con noi, troverai quello che per te e’ una licenza poetica e per noi e’ quanto ci ha detto Gigi, il discorso che ha fatto al leghista mentre lo trascinava via, quello stronzo di Bobo ti ha cercata uggiolando, ora dorme ai piedi del tuo letto, per un paio di giorni sara’ cosi’, io non posso che ripeterti:

1)      Impara a guardare le vignette di inserto satirico in ogni sfumatura e non superficialmente

2)      Quanto sopra vale per Marco Vukic

3)      Soffermati sugli scritti del Cronista di Cronache d’altrove, vale la pena.

4)      Masso lo hai capito, cosi’ Briccones, Slasch, Saturninoz, Saamaya, Lino etc..etc..

Quando il microcosmo piccolo e bilioso che ti ruota attorno ti fa incazzare, impara che un vaffanculo e' propedeutico, per te e per loro. Ti aspettiamo. Smak. Tina, Maurizio, Gigi, Federica e la mia passione, Giulia