mercoledì 27 luglio 2011

UNA IENA DI NOME...

 

Borghezio

 

Delirium tremens quello di Borghezio
che sulla triste strage norvegese

ha tenuto una brillante lectio

col vuoto cerebrale più palese. 

 

«Con Anders Breivik nessuno screzio !

Il fondamentalismo delle Chiese

vola sull’altalena d’un trapezio,

io lo rappresento nel Paese !».

 Mario Borghezio da sempre nazista,

è un padano molto esemplare.

Naturalmente fondamentalista

e privo del cervello per pensare.

La merda si discosta se lo vede

per non esser sporcata da quel piede !

vox

26 luglio 2011

 

http://quannocevocevox.blogspot.com/

http://www.insertosatirico.com/

 

E’ da ieri che mi domando se vivo in un Paese con la peggiore classe politica dall’avvento della Repubblica o la peggiore popolazione dall’avvento della Repubblica.

 

I giornali al soldo del fondoschiena del califfo hanno scritto titoli e articoli che se la prendono con i ragazzi di Oslo che non si sono ribellati all’assassino.

 

Roba da impalare l’autore (mi fa schifo anche solo scriverne il nome) alla maniera che il Conte Vlad usava per mantenere il potere.

 

La sanguisuga europarlamentare (a dimostrazione che ho ragione nel dire di abolire l’europarlamento), ha dato un nuovo saggio della sua natura animalesca stabilendo che l’assassino di Oslo ha ragione.

 

Un magistrato che lo accusi di apologia di stragismo c’è?

 

Questo imbecille siede al parlamento europeo, vista la canea di idioti che lo seguono, non sarebbe il caso di mandarlo in galera a meditare sulle sue fetide esternazioni assieme a chi lo spalleggia?

 

Il nazismo di Hitler ha preso piede alla stessa maniera, un coglione disturbato mentale che ha mostrato quanti coglioni disturbati mentali abitavano la Germania, hanno dato vita alla seconda guerra mondiale, quanti sono i coglioni disturbati mentali italiani?

 

Ascolto musica e ormai sapete che sono “tarata” su un cantautore, sto ascoltando quel “genio di paniz”, la canzone sotto esprime il mio stato d’animo...o livello di incazzatura se volete.

 

 

La vita lentamente ha dipanato i suoi sentieri
confuso le mie strade con le altre, i domani con i ieri
io che ho cercato un altro tempo
io che sono sempre contro vento
io che non cerco di nascondermi e urlo davanti alla porta
rimango ferma qui a pensare che la vita non è morta.

Il resto del testo lo travate in rete, questo sopra è la parte finale, la vita non è morta, ma ho la netta sensazione che sia in agonia costante...per colpa dei coglioni alla borghezio e bossi padre e figlio, la diversità di idee porta al confronto, ma questa diversità porta al mesozoico...